Non è l'ennesimo blog su Jane Austen... almeno non solo. E' uno spazio in cui si parla di libri, sopratutto di libri d'amore. Regency romance, ma anche chick lit e mummy lit per usare le più recenti definizioni sul genere. Caratteristiche fondamentali: happy end e sottile ironia. Capito il genere? Piace anche a voi? E allora, forza, alzi la mano chi di voi non ha, almeno per una volta sognato Pemberley. (Vai al primo post...)

domenica 7 settembre 2008

Firenze, leur amour...


Ok, il tempo per leggere ultimamente è poco, l'ho scritto e riscritto, ma l'ultimo numero de Il Libraio appena arrivato con la posta lo sfoglio lo stesso e intanto prendo appunti. Ci sono diversi libri interessanti che spero di poter leggere e magari recensire nel blog, ma di uno in particolare ve ne parlo già oggi. Si tratta di Nonsolomamma di Claudia De Lillo... e daie... questa ormai è proprio fissata con la Mummy Lit e ci lascia a secco di storie romantiche, direte voi. Ma non è proprio così. A parte che il libro non l'ho letto, dunque non lo posso recensire, sono però andata a vedere l'omonimo blog dell'autrice, dal quale il libro trae origine, http://nonsolomamma.splinder.com. Si tratta, come si legge in copertina del libro, del "Diario di una mamma elastica con due hobbit, un marito part-time e un lavoro a tempo pieno". Diario di una mamma... ok, un diario molto ironico... scritto con uno stile gradevolissimo, ma pur sempre il diario di una mamma, "Mummy Blog", insomma e di conseguenza Mummy Lit il libro. Ma se volete una bella storia romantica con immancabile lieto fine andate a leggervi il post di oggi Firenze, mon amour e ditemi se non è proprio una storia di quelle che piacciono a noi. E chissà, magari andando a scavare tra gli altri post troviamo anche qualche altro capitolo. Sempre che Claudia non abbia voglia di raccontarci in un libro anche la sua bella storia d'amore.

giovedì 4 settembre 2008

Per questa volta vi perdono...


... E ve lo dico io da dove viene la citazione che "avreste dovuto" riconoscere. Anche perché non mi dispiace affatto riportare nel mio bloggino un passo così bello. E poi, lo ammetto, per riconoscere la citazione da un passo così breve e per giunta spezzato, avreste dovuto essere davvero troppo bravi.
All'inizio de Il Piccolo Principe Antoine de Saint-Exupery dedica il suo libro al suo amico Leone Werth.
Ecco la dedica:
"A Leone Werth
Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il miglior amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini; e ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano, dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stato. Tutti i grandi son stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano). Perciò correggo la mia dedica: A Leone Werth quando era un bambino"

martedì 2 settembre 2008

Mummy lit... o mummy life

"La seconda che hai detto" direbbe Quelo, il mitico santone di Corrado Guzzanti. C'è stato davvero poco tempo per i libri in quest'estate, ma (continuiamo con le citazioni, però di questa mi rifiuto di citare la fonte: dovete conoscerla!) "ho una scusa seria", la nascita di mio figlio Giaime... e "ho una seconda scusa" ... che in realtà se volessimo mantenere un ordine rigorosamente cronologico sarebbe la prima ... Ossia il fatto che tre anni e mezzo prima di Giaime era già arrivato Niccolò. Ebbene si, siamo in quattro. E se ci ripenso mi rendo conto che davvero per decidere di dare un fratellino a Niccolò abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo, anche se a vedere quest'altra piccola meraviglia che ci è toccata, batte forte quasi a confermarci che l'abbiamo raggiunto. Ma ciò non toglie che la vita quotidiana sia davvero molto complicata e ce ne stiamo rendendo conto soprattutto ora, di rientro dalle "vacanze" trascorse al borgo natio con nonna, zie e cugine a dare una mano (e che mano...) e col babbo che rientra al lavoro. Ogni tanto prendo in mano un libro, ma non vado oltre le prime pagine... E allora, visto che non ho il tempo di leggerlo ne la forza di scriverlo, in questo periodo il mio libro lo sto vivendo. Ed è un perfetto esemplare di mummy lit.

P.S.
Giaime Lobina è nato a Cagliari, all'Ospedale San Giovanni di Dio, il 22 luglio alle ore 16.35. Ha pesato 3.360 kg ed era lungo 51 cm.