Non è l'ennesimo blog su Jane Austen... almeno non solo. E' uno spazio in cui si parla di libri, sopratutto di libri d'amore. Regency romance, ma anche chick lit e mummy lit per usare le più recenti definizioni sul genere. Caratteristiche fondamentali: happy end e sottile ironia. Capito il genere? Piace anche a voi? E allora, forza, alzi la mano chi di voi non ha, almeno per una volta sognato Pemberley. (Vai al primo post...)

lunedì 28 giugno 2010

La caccia al tesoro

More about La caccia al tesoro

L'ho scritto più volte in questo blog: Montalbano non si recensisce, si legge e si ama. Punto. Un punto che sembrerebbe non lasciare spazio ad alcun "ma". Ma questa volta il "ma" c'è. Questa volta, devo ammetterlo a malincuore, se l'amore per il commissario è rimasto immutato, quello per il libro che lo vede protagonista no. Il commissario è sempre lui, solo ancora un pochino più vecchio e ancora un pochino più intimorito, e questo, se possibile, ce lo rende ancora più caro. E sono sempre loro anche Catarella, Augello, Fazio etc. E questo, dal mio punto di vista, anche in totale assenza di una trama sarebbe già abbastanza per meritarsi una manciata di stellette. Il problema è che la trama c'è e non è davvero di quelle cui il maestro ci ha abituati. E' chiaro che le indagini non possono essere sempre le stesse e se "pretendiamo" (e sono io la prima a pretenderlo) dall'autore una serialità quasi da periodico (tipo un montalbano trimestrale in edicola) è chiaro che non dobbiamo fare troppo gli schizzinosi se poi lui si spinge un po' "oltre" nella ricerca di nuove trame. Ma questa volta ha davvero esagerato con la virata verso il pulp noir all'americana. Lo confesso: il pensiero che non fosse tutta opera sua ma di un ghostwriter mi ha sfiorato più di una volta. Ovviamente spero che il maestro non legga le recensioni su anobii (per quanto riguarda questo blog mi sento di poterlo escludere più a cuor leggero), altrimenti temo che potrei finire fatta a pezzetti in un sacchetto di plastica nel suo nuovo romanzo.