
Se tra i (pochi) lettori di questo blog vi fosse qualcuno che stesse cercando di sistemare un esemplare del cane in oggetto, sia chiaro che comprare un mastino non è un mio proposito, ma semplicemente il titolo di un libro. D'altra parte non saprei davvero cosa fare nemmeno con uno di quei cagnetti che sembrano un incrocio tra cane e topo, figurarsi con un cagnone grosso (anche se è divertente immaginare come reagirebbe il mio cinofobo marito a una proposta di questo tipo). Chi invece sembrerebbe ben decisa ad averne uno è Francesca, la protagonista del libro, già incontrata in Amori a progetto che è appunto il seguito (chiedo scusa, anche a me se c'è un seguito piace leggere i libri nel guisto ordine cronologico, ma quando l'ho letto non sapevo che c'era un precedente) di questo libro. In Amori a progetto Francesca si preparava all'imminente matrimonio mentre in Devo comprare un mastino assistiamo alla nascita della sua storia d'amore con Giovanni. Storia d'amore abbastanza rocambolesca, ma d'altra parte non poteva essere altrimenti con una protagonista come Francesca. Per non parlare poi delle vicende in cui le sue strampalate ma inseparabili amiche ci mettono il carico coinvolgendola in affari improbabili come quello di improvvisarsi tour operator per scorrazzare per la città un pullman di turisti giapponesi facendogli cantare oscene canzoni in dialetto ligure. Lo stile e il linguaggio di Tiziana Merani sono al solito leggeri e ironici, ma nel complesso il libro è ancora più carino e divertente e il protagonista maschile rispetto all'altro libro totalizza un punteggio più alto nella scala Darcyana di valutazione (forse perchè essendo in fase di conquista deve sfoderare maggiore sex appeal). E il mastino? Beh, se davvero volete saperlo dovete leggere il libro, come ho già lascitao intuire, gli aspetti canini non rientrano nelle mie competenze.