Non è l'ennesimo blog su Jane Austen... almeno non solo. E' uno spazio in cui si parla di libri, sopratutto di libri d'amore. Regency romance, ma anche chick lit e mummy lit per usare le più recenti definizioni sul genere. Caratteristiche fondamentali: happy end e sottile ironia. Capito il genere? Piace anche a voi? E allora, forza, alzi la mano chi di voi non ha, almeno per una volta sognato Pemberley. (Vai al primo post...)

domenica 30 settembre 2007

Invito a cena senza delitto

Come ho già dichiarato altrove, in questo blog parlo spesso di libri letti da un po’ e sui quali i ricordi non sono molto nitidi. Ricordo però con assoluta precisione la mia prima volta con Camilleri - Montalbano. Ricordo con quanta diffidenza abbia accettato di prendere in prestito La forma dell’acqua da un amico che me ne decantava le lodi e con quanto snobismo (ma lo leggono proprio tutti!) abbia iniziato a leggerlo. Già dopo la prima riga ho resettato: ogni preconcetto è stato cancellato al ritmo di quello splendido incipit quasi musicale: “lume d’alba non filtrava nel cortiglio della Splendor”. Era fatta. Ho barato per quasi una mattina intera di lavoro, tenendo il libro sulle ginocchia sotto la scrivania, ho letto in successione tutti gli altri e ho aspettato con ansia di volta in volta che ne uscisse uno nuovo. Ma che ci fa il Commissario Salvo Montalbano qui?

“Chick lit? Che minchia mi viene a significare a mia????”. Be’ commissario, io qui ce la volevo e anche se non sono riuscita a mettere su un piatto di pasta 'ncasciata o con le sarde, lo sciauro di cose buone è stato il mio pretesto per tirarcelo dentro. E di sapori buoni se ne trovano davvero tanti anche nella nuova letteratura femminile (come vede le uso la cortesia di evitarle termini esotici), a cominciare dal sapore del pane. Solo pane di Judi Hendrick è un delizioso romanzo che racconta come l'aroma e il sapore del pane possano far tornare la voglia di vivere anche dopo un grande dolore come l'abbandono della persona amata.
Storia simile quella di Pane e cioccolata di Sarah Kate Lynch, ancora una rinascita che passa attraverso il pane, ancora il lievito come metafora di vita, ma nonostante il tratto leggero e ironico e il lieto fine vi si nasconde una storia troppo triste che le eviterei volentieri. Di pane ce ne sarebbe ancora, ma non vorrei sbilanciare la sua dieta con troppi carboidrati e nemmeno annoiarla per cui passiamo oltre. Niente purpitreddi, ma che ne direbbe di un po' di sushi? Su, non faccia troppo il provinciale, almeno dovrebbe provarlo! Magari il sushi le piacerebbe, sul libro Sushi per principianti di Marian Keyes ho invece seri dubbi. Ambienti troppo modaioli (posso dire fashion?) e patinati, li lasci a noi femmine con metà (solo metà, giuro) anima frivola che è meglio. O magari potrebbe regalarne una copia alla sua amica Ingrid, alla signora Livia no, non credo possa apprezzare... non che la trovi pedante, per carità... ma per quanto trovi ineccepibili i suoi gusti in fatto di uomini, non credo che sui libri ci troveremmo altrettanto d'accordo. E passiamo al dolce! Sospettoso lei deve esserlo per mestiere se non per indole, ma aggiunga ai suoi sospetti un po' di biscotti e avrà un libro (Biscotti e sospetti, appunto) fragrante di buono come tutti quelli della sua autrice Stefania Bertola, che, se non dovessero bastare i biscotti può offrirci anche delle meringhe montate A neve ferma. Il caffè ce lo dobbiamo far offrire da un'americana e dobbiamo prenderlo con la panna, ma non storca il naso, Caffe con panna di Leah Stewart non è male: è la storia di un viaggio attraverso l'America e indietro nei ricordi alla riscoperta di un'amicizia (e alla scoperta di un amore). Come non l'ho convinta? Ok, il caffè lei lo prenderà a Marinella, io d'altra parte non ne bevo. Ma se vuole, prima di andar via le dico dove può trovare una libreria a perta anche a quest'ora. Perché questa volta nemmeno lei ha convinto me.


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