Non è l'ennesimo blog su Jane Austen... almeno non solo. E' uno spazio in cui si parla di libri, sopratutto di libri d'amore. Regency romance, ma anche chick lit e mummy lit per usare le più recenti definizioni sul genere. Caratteristiche fondamentali: happy end e sottile ironia. Capito il genere? Piace anche a voi? E allora, forza, alzi la mano chi di voi non ha, almeno per una volta sognato Pemberley. (Vai al primo post...)

domenica 13 gennaio 2008

Non avevo capito niente


Chiariamo subito una cosa: in questo libro c'è posto per la storia d'amore, ma non è chick lit, anzi lad lit. Il protagonista è un avvocato, ma non è un legal thriller. E' pieno di riflessioni filosofiche sulla vita, l'amore, il lavoro, la fortuna etc., ma non è... Ok, basta, proviamo anche a dire un po' cos'è. E' un libro bello bello bello. Il protagonista Vincenzo Malinconico è decisamente agli antipodi rispetto ai protagonisti maschili che si incontrano in questo blog (belli - ricchi - disuccesso - razionali - decisi - etc.). E' un po' "sfigato", incasinato, pasticcione, indeciso, codardo con impennate di orgoglio che gli fanno tirar fuori un improvviso coraggio. Ma è anche capace di buttare lì, con l'aria di chi spara fesserie, delle riflessioni che ci piacerebbe tanto aver fatto noi. "Ecco come sono fatto, io. Un vero jazzista della complicazione. Datemi una situazione già compromessa e vedete che assoli vi faccio. Il bello è che m'industrio anche, per complicarmi la vita, nel tentativo quasi fallimentare di facilitarmela...". Questo è Vincenzo Malinconico.
E sul versante sentimentale? (per la serie un motivo per il quale una persona, ammesso che ne esista almeno una, che legge questo blog perchè le interessa il tema e non perchè amica tua, debba leggere il libro!) Ci troviamo davanti ad una specie di imbranato? Affatto.
Anzi, Vincenzo Malinconico è pieno di sex appeal. Ed è caratteristica non da poco, visto che perfino i nostri "eroi" spesso ne difettano un po'. Mr. Darcy a parte che chiaramente ne ha un sacco, perchè non può avere difetti, anche se più che tra le pagine del libro se ne dovrebbero cercare le tracce nell'immaginario di ciascuna di noi. Ed è veramente curioso il fatto che se faccio una classifica dei protagonisti maschili di libri della chick lit o comunque con storie d'amore, in base al loro sex appeal, ai primi posti mi ritrovo Rob di Alta Fedeltà. Anche lui incasinato, pasticcione, indeciso e certo non di successo. Dovrei preoccuparmi? mah. Comunque torniamo al nostro libro. Che oltre ad avere un protagonista irresistibile è scritto con uno stile irresistibile e con un linguaggio irresistibile. E se state ancora leggendo il post e non siete già corsi in libreria o a telefonare al vostro "pusher", davvero non so cos'altro dirvi, la verità.

Non avevo capito niente
Diego De Silva
Einaudi, 2007

2 commenti:

Anonimo ha detto...

iao,anch'io adoro jane austen^^per dirla tutta,adoro il genere chick lit in generale.
hai un bellissimo blog,molto attuale

Sandra ha detto...

Grazie!
Magari recensirò anche il tuo libro quando lo pubblicherai:-)

Per quanto riguarda la Bertola, c'era un blog su di lei ma è stato chiuso. E non conosco il suo indirizzo e mail. Mi spiace :-(

Torna a trovarmi!
Sandra