Non è l'ennesimo blog su Jane Austen... almeno non solo. E' uno spazio in cui si parla di libri, sopratutto di libri d'amore. Regency romance, ma anche chick lit e mummy lit per usare le più recenti definizioni sul genere. Caratteristiche fondamentali: happy end e sottile ironia. Capito il genere? Piace anche a voi? E allora, forza, alzi la mano chi di voi non ha, almeno per una volta sognato Pemberley. (Vai al primo post...)

martedì 11 dicembre 2007

Amori a progetto


Quando ho aperto questo blog non avrei certo detto che vi avrebbero trovato posto tante autrici italiane, anche se ad onor del vero, a giudicare dalle citazioni di cui è intriso il libro, ci troviamo davanti a un'altra italiana cresciuta a pane e Jane Austen. Amori a progetto di Tiziana Merani (Piemme 2007) è un libro veramente carino. Non cercate di immaginarne il contenuto a partire dal titolo perchè andreste sicuramente fuori strada come è successo a me ... d'altra parte mi capita sempre piu' spesso ultimamente di rimanere basita davanti alla scelta di certi titoli. Leggetelo e lasciatevi conquistare dalla vivacità e l'ironia dei dialoghi e dalla freschezza dei personaggi: ne sarete così entusiast* da essere clementi nei confronti della trama che a a tratti pare traballare un po' (e a proposito di clemenza, siatelo anche verso la terribile alliterazione TRAma TRAtti TRAballare di quest'ultima frase). E il sorriso si trasformerà spesso in aperta risata.

La coppia di protagonisti è quasi da "manuale della giovane chick lit writer" con una lei un po' "svitata", impulsiva e spaventata dalla troppa sicurezza che le offrirebbe l'imminente matrimonio e un lui uomo di successo, razionale e pacato (forse un po' "debole" come figura rispetto ad altri protagonisti maschili, e con un indice non molto alto nella scala Darcyana di valutazione, ma certo non sgradevole). Ma come accade spesso sul versante nostrano della chick, sono ancora una volta i personaggi secondari o anche le semplici comparse ad insaporire ulteriormente la storia, le immancabili due amiche dai nomi (solo i nomi?) originali (Ginevra e Talia), una mamma impegnata nel grandioso (e di dubbio successo) progetto su un libro di cucina universale, una nonna "sprint" etc. Aggiungiamoci l'immancabile lieto fine e segnamo ancora una volta un punticino a favore della chick lit all'italiana.








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