Non è l'ennesimo blog su Jane Austen... almeno non solo. E' uno spazio in cui si parla di libri, sopratutto di libri d'amore. Regency romance, ma anche chick lit e mummy lit per usare le più recenti definizioni sul genere. Caratteristiche fondamentali: happy end e sottile ironia. Capito il genere? Piace anche a voi? E allora, forza, alzi la mano chi di voi non ha, almeno per una volta sognato Pemberley. (Vai al primo post...)

domenica 14 ottobre 2007

C'era anche Jo?


Di solito, da buona fanatica del lieto fine, amo i libri scontati (e non solo nel prezzo:-). Mi va benissimo la struttura narrativa "tipo" del classico romanzo d'amore che si ritrova spesso anche nei romanzi della Chick Lit: innamoramento - peripezie - unione - elemento di disturbo - rottura - riunione - happy ending . E mi va altrettanto bene la versione ancora più semplice: innamoramento - peripezie - unione - happy ending. C'era anche Jo? di Mike Gayle pur restando nel campo della Lad Lit, come viene ormai definita la risposta maschile alla Chick esce però decisamente fuori da questo schema. E' una storia bella e piena di sentimento scritta con il solito tocco leggero e umoristico ma a tratti molto profonda. E' la storia di Rob, che per stare vicino alla fidanzata Ashley, si trasferisce a Manchester abbandonando Londra e gli amici con i quali sta a meraviglia. Nella nuova città si rende presto conto che farsi nuovi amici non è per niente facile... specie se hai più di trent'anni e lavori a casa da solo. Per Rob è l'inizio di un periodo abbastanza grigio caratterizzato da serate solitarie al pub con una birra come unica compagnia. Fino a che ad una festa non incontra per caso una persona... che diventerà sua amica... amica con la "a" perché questa persona è appunto una donna. In questa storia infatti ci sono Rob e Ashley, ma c'è anche Jo. E Jo in un romanzo più scontato avrebbe potuto rappresentare quell'elemento di disturbo che determina la "rottura"... l'ostacolo che la coppia deve attraversare per la conquista del lieto fine. In questo libro no. In questo libro le storie d'amore diventano due, perché c'è una sola parola per definire l'amore, ma ci sono diversi tipi d'amore. Il sentimento che lega Rob e Jo è quel sentimento borderline fatto di affetto, comunione d'interessi e perchè no? anche attrazione, talmente vicino all'amore che ti fa scegliere un'altra persona come compagna di vita, che per accorgerti della differenza potresti aver bisogno di un termine di paragone. E' la stessa differenza che c'è tra la mente e il cuore secondo Jo. E al cuore, si sa non si comanda... Alla mente si?

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