Non è l'ennesimo blog su Jane Austen... almeno non solo. E' uno spazio in cui si parla di libri, sopratutto di libri d'amore. Regency romance, ma anche chick lit e mummy lit per usare le più recenti definizioni sul genere. Caratteristiche fondamentali: happy end e sottile ironia. Capito il genere? Piace anche a voi? E allora, forza, alzi la mano chi di voi non ha, almeno per una volta sognato Pemberley. (Vai al primo post...)

giovedì 13 settembre 2007

E finalmente Regency!

E finalmente si parla un po' di Regency. In verità non mi decidevo, non per mancanza di idee, ma per l'esatto contrario, ossia il loro sovraffollamento. Difficile non averne d'altra parte, dopo aver divorato famelicamente gran parte dei circa 40 romanzi scritti da Georgette Heyer, la madre del regency. E mica in questi ultimi due anni, quando la Sperling ha deciso di ripubblicare quelli già usciti negli Oscar Mondadori negli anni '70 (fuori catalogo e praticamente introvabili) e la Mondadori per non essere da meno ha deciso di pubblicare gli inediti in italiano. No, io dopo aver saccheggiato la biblioteca personale di un'amica (Ely, non ti ringrazierò mai abbastanza!) sono dovuta andare a cercarli per cantine e soffitte, bancarelle e librerie antiquarie su internet. Credo di aver passato il punto di non ritorno quando, dovendo restituire "La pedina scambiata" e non riuscendo a separarmene, l'ho portato in copisteria e me ne sono fatta fare una copia... pagina per pagina, fronte retro, con copertina a colori e rilegato in brossura. Ho pagato 20.000 lire per la copia fotostatica di un libro che ne era costato in originale 3.000. Poi per averne almeno una copia "vera", l'ho comprata in inglese da una libreria americana su internet (inutile dire che il libro è fra quelli ripubblicati dalla Sperling. Costo 7, 50 €). Capite bene dunque, che qualcosa da scrivere sul regency romance dovevo pure averla. Ma dovevo organizzare le idee. Parlare subito di Georgette Heyer? Partire da "nonna" Jane (si...sempre lei)? Recensire un romanzo tra quelli che ho amato di più? Poi mi è venuta l'idea di partire con una brevissima introduzione al genere, ed eccomi qua.
Il periodo della Reggenza in Inghilterra è il periodo che va dal 1811 al 1820, anni durante i quali il futuro Giorgio IV governò come principe reggente al posto del padre Giorgio III, inabile al regno a causa della sua infermità mentale. La Reggenza fu "una breve ed elegante bolla nel tempo", tante e tali sono le differenze che la separano dai periodi che la precedono e la seguono. Furono anni in cui l'alta società inglese si chiuse nel suo singolare microcosmo dove la vita era scandita dai frivoli rituali consumati durante i balli e nei club più alla moda.
Un regency romance è dunque un romanzo d'amore ambientato in questo periodo. Le ambientazioni sono le stesse dei romanzi di Jane Austen che vennero pubblicati proprio in quegli anni, ma mentre la Austen, nei suoi "romanzi di costume" descrive il mondo in cui vive, Georgette Heyer (e dopo di lei le altre autrici di regency romances) devono necessariamente partire da una meticolosa ricerca storica. Il risultato è quello di un romanzo che si ispira al romanzo di costume austeniano, nella descrizione di caratteri, mode, ambienti, nella serratezza dei dialoghi e nell'ironia che pervade la storia e che nel confronto di certi personaggi diventa sarcasmo (si pensi al sarcasmo di Mr. Bennet nei confronti della moglie o di Mr. Collins), ma caratterizzato da un maggiore "movimento". Amori, intrighi, matrimoni di convenienza, falsi fidanzamenti, fughe, travestimenti, ma sempre con tanta compostezza e tante buone maniere e sempre salvando le apparenze, perché mai come nell'Inghilterra della reggenza l'apparenza conta più della sostanza. Guai infatti a suscitare la disapprovazione delle patronesse di Almack's che squadrando la nostra eroina da sopra gli occhialini potevano decretarne l' esclusione dai balli e dalle serate più alla moda. Sempre che all'origine di un comportamento un po' stravagante non ci fosse una mente troppo fine per poter sottostare a tutte proprio tutte le regole del ton ... allora poteva capitare addirittura che certe stravaganze diventassero moda col beneplacito delle suddette patronesse. Per gli eroi il discorso è diverso... a loro viene richiesto "solo" di essere ricchi, belli, indolenti, sportivi e alla moda (ma più sul lato di chi la detta che di quello di chi la subisce) e naturalmente di avere una mente acuta e la battuta fulminante. E devo dire che ci riescono benissimo. E riescono altrettanto bene a tirar fuori le nostre eroine dalle situazioni più complicate e a regalarci degli indimenticabili happy end in cui la dichiarazione d'eterno amore è espressa spesso in modo assai singolare. Ecco quella de L'inarrestabile Sophy:

- Charles- esclamò sophy scandalizzata - non potete amarmi!-

Rivenhall si chiuse la porta alle spalle, la prese brutalmente tra le braccia e la baciò.
- No - disse rabbiosamente. - Vi detesto - (in inglese: I dislike you excessively)
Estasiata da quelle parole d'amore, la signorina Stanton-Lacy rispose con passione al suo abbraccio e si lasciò condurre alle scuderie.

Un'ultima precisazione: quella che avete appena letto è una delle scene di sesso più esplicite che vi capiterà di trovare nei romanzi di Georgette Heyer, di Elinor Childe e in generale del "vero" regency romance.



1 commento:

Aghi ha detto...

Ciao, molto interessante il tuo blog! anche io sono un'appassionata di libri e del periodo Regency. A presto!